Cuneo – All’Ospedale Santa Croce, è mancata Luigia Delfino (“Gina”), originaria di Passatore. Nei suoi 87 anni di vita, aveva servito persone malate e sole. Ricordava volentieri tante cose della vita di una volta: «Il 25 aprile 1945, quando è saltato il viadotto Soleri di Cuneo: a casa nostra c’erano 25 partigiani, hanno mangiato da noi, piovigginava. Dopo pranzo arriva una signora in bici da Madonna dell’Olmo, voleva del ghiaccio. Il capo dei partigiani era sospettoso. Quella donna ha preso un po’ di ghiaccio, poi è uscita e l’ha buttato nel fosso: era una spia dei fascisti! Il giorno dopo arrivano i fascisti, i partigiani erano andati via, ma quella donna, che noi avevamo trattato bene, non aveva fatto la spia».
La sua concezione della vita: “Ho visto grandi tragedie e grandi dolori, anche nella mia famiglia. E queste prove difficili si possono superare solo grazie alla Fede”. Ricordava la ghiacciaia di Passatore: “Era dietro casa nostra. Un piccolo lago che d’inverno gelava. E mio padre Giovanni Battista preparava il ghiaccio: prima si puliva bene il fondale, toglievamo le foglie … Quando il ghiaccio era spesso una quindicina di centimetri, lo tagliavamo in blocchi quadrati o rettangolari che poi finivano in un grosso buco, largo 11 metri e profondo altrettanto, coperto da fieno di segale. A Passatore c’era anche la ghiacciaia di cascina “Torrelli”, ma lì il ghiaccio durava di meno. Da noi invece c’era un grosso acero che faceva ombra (sei adulti non riuscivano ad abbracciarne il tronco enorme) e che era avvolto da un magnifico glicine». Il Rosario sarà recitato questa sera nelle camere mortuarie del Santa Croce alle 18; alle19.30, nella parrocchia di Passatore. I funerali domani mattina, venerdì, alle 10 nella Parrocchia di Passatore.