Cuneo – Un incontro apparentemente casuale, oppure la conoscenza a una cena, lo scambio di numeri, la possibilità di vedersi e magari un momento insieme a casa dell’uomo, che però poi veniva narcotizzato e derubato: i poliziotti della Questura di Cuneo sono riusciti a individuare una ragazza di origine rumena che viveva nel monregalese, minorenne (ma dimostrava un’età superiore e diceva di avere 25 anni, anche sul suo profilo Facebook), che si faceva chiamare Bianca, e il suo fidanzato e complice, un 25enne di origine albanese, che diceva di essere fratello della giovane e rimaneva nei pressi delle abitazioni prese di mira per queste rapine.
Per i due sono scattate le ordinanze di custodia cautelare (per lui in carcere, per lei in una comunità per minori al di fuori della nostra regione, anche se sta per compiere 18 anni), con le accuse di rapina in concorso e – solo per l’uomo – di estorsione. Due gli episodi accertati e denunciati, avvenuti poco meno di due mesi fa, ma potrebbero essere più numerosi i casi: i poliziotti invitano a denunciare fatti simili, superando la vergogna del raggiro.
I due uomini, cuneesi, sui 50-55 anni, erano stati avvicinati in un caso al supermercato e nell’altro a una cena: i contatti avevano portato a un appuntamento a casa, la ragazza aveva lasciato intendere la disponibilità ad andare oltre l’amicizia ma poi aveva dato da bere all’uomo, in un bicchiere di vino o di birra, un potente psicofarmaco, per narcotizzarlo. In un caso, la vittima aveva dormito per una decina di ore; la sostanza avrebbe anche potuto mettere a rischio la salute dei malcapitati.
Al risveglio uno dei due si era ritrovato derubato di portafogli e carta di credito, e ha presentato denuncia, dando il via alle indagini; all’altro, amico del primo, era stata portata via anche l’auto, poi restituita, ma solo dopo un confronto con il ragazzo, con tanto di tentativo di estorsione e minaccia di una denuncia per rapporti sessuali con minori (mai avvenuti, secondo quanto emerso dalle indagini).