Cuneo – Nella mattinata di martedì 10 Sala San Giovanni ha accolto la cerimonia per la 166ª festa della Polizia di Stato, con una numerosa partecipazione, non solo di operatori del corpo e rappresentanti delle forze dell’ordine, ma anche delle istituzioni e del territorio.
Come saluto, è stato letto il messaggio del capo nazionale della Polizia Franco Gabrielli, che ha ricordato l’impegno quotidiano di uomini e donne della Polizia di Stato, su tutto il territorio nazionale e anche su frontiere sempre più difficili come quelle del web, della violenza fondamentalista e stragista, dei reati internazionali. Sempre nel motto del corpo, “Sub lege libertas” (nella legalità, la libertà).
Il questore Giuseppe Pagano ha ringraziato gli agenti, anche nelle diverse “specialità” della Polizia (stradale, ferroviaria, di frontiera, postale), e ha ripercorso alcune delle attività più importanti nei mesi scorsi, ricordando la cattura dopo l’evasione di “Johnny lo zingaro” (personaggio con cui Pagano già fu impegnato nel 1987, giovane commissario a Roma) e un giro di prostituzione gestito da donne cinesi nel centro storico di Cuneo, scoperto grazie alle segnalazioni di una cittadina. Pagano ha anche voluto ringraziare e abbracciare Adele Maria Gesso, agente investita da un’auto durante un servizio e oggi su sedia a rotelle, impegnata in attività di formazione.
Sono anche stati consegnati riconoscimenti ad agenti che si sono distinti per operazioni e interventi, anche al di fuori del servizio, per episodi legati a violenze contro donne, tentativi di suicidio, droga e rapine. Premiati i ragazzi delle scuole che hanno partecipato con i loro lavori al concorso “Pretendiamo legalità”: hanno vinto (e parteciperanno alle selezioni nazionali) i ragazzi della 5ª B delle elementari “Nuto Revelli” con l’insegnante Elena Mantovanelli, ragazzi di prima media della scuola di Borgo San Giuseppe con la professoressa Susanne Class, quattro studenti dell’Itis con la docente Guendalina Rampone.