Cuneo – Dal 2018 al 2047 in provincia sarà acqua pubblica. Lo ha deciso l’assemblea dei sindaci della Granda convocata per chiudere un’assemblea di fatto aperta già venti giorni fa, l’8 marzo. La discussione era iniziata subito dopo che la Conferenza d’Ambito aveva approvato senza voti contrari, ma solo con quattro astenuti, il nuovo Piano d’Ambito trentennale, e ieri pomeriggio, mercoledì 28 marzo, ha votato con una presenza mai così alta: 188 sindaci presenti che rappresentano il 90,68% del territorio provinciale (in realtà 65,68% per quanto riguarda i Comuni e il 25% in quota alla Provincia). Sono 119 i comuni che hanno votato a favore della gestione tutta pubblica dell’acqua con affidamento in house, che corrispondono a una percentuale di rappresentanza territoriale del 76,19% del totale della provincia. Hanno votato l’ordine del giorno proposto direttamente dell’Ato4 e letto attentamente dal presidente Bruna Sibille.
Gli altri hanno votato contro la proposta esprimendo perplessità, carenza di notizie e dati e indicando che la strada che avrebbero preferito era una società mista. Sono stati 59 Comuni che corrispondono al 12,01% del totale della provincia. Due sono stati i comuni che si sono astenuti per lo 0,55% della rappresentanza e 8 sindaci sono andati via prima che si aprisse la votazione nominale.
I rimanenti, si tratta di 60 comuni più i due commissariati (Elva e Castelmagno) non si sono neppure presentati all’appuntamento.
In sostanza sul 90% dei sindaci rappresentati oltre il 76% ha detto sì ed è quello il dato che conta, e il rimanante circa 14% ha votato contro o si è astenuto.
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