Cuneo – Siamo una squadra e gli unici capaci a governare seriamente questo paese. Lo dicono tutti i candidati cuneesi del Pd che questa mattina si sono presentati a Cuneo nella sede del partito sotto la regia del segretario provinciale Flavio Manovella che sottolinea che Cuneo “ha un ruolo importante a livello nazionale con candidati forti e presentabili”. Al tavolo i parlamentari uscenti Chiara Gribaudo e Mino Taricco, di nuovo in corsa rispettivamente capolista del proporzionale alla Camera e secondo del proporzionale al Senato, e gli altri candidati l’assessore regionale Francesco Balocco (all’uninominale nel collegio Alba-Mondovì) e Marta Giovannini (all’uninominale nel collegio provinciale del Senato) e Massimo Borrelli (quarto al proporzionale alla Camera). In prima fila la senatrice uscente Patrizia Manassero.
Tocca alla Gribaudo aprire elencando molto del lavoro che il governo ha fatto in questi anni in particolare sulle politiche del lavoro e sui diritti sociali ma senza dimenticare il territorio dalla Asti-Cuneo alla candidatura Unesco delle Alpi: “No siamo quelli che fomentiamo una comunità del rancore – ha detto – ma della cura e del sostegno”. Per Balocco la candidatura di due assessori regionali è quella dello stile Chiamparino, cioè forte attenzione al territorio e alle competenze, per lui che dice “non sono un renziano della prima ora ma sono dalla parte di Renzi che ha voluto innovare e chi cambia subisce la reazione delle classi di potere a cui tocchi interessi consolidati”. Ha anche tempo per una battuta: “Ho chiesto il confronto a Enrico Costa, ma in quel faccia a faccia non vorrei io essere quello che critica il governo Renzi e Gentiloni!” (ndr, Costa è stato ministro sia di Renzi che di Gentiloni prima del ritorno a fianco di Berlusconi, Meloni e Salvini). Borrelli riconosce che il territorio è governato da 6 sindaci su 7 dal centrosinistra ed è ben governato e auspica che si torni al governo e si voti per lo ius soli, mentre la Giovannini punta su famiglia e sul fatto di esser la prima donna di Langa ad essere candidata al Senato. Chiude Taricco che ricorda la situazione “tragica del 2013 – dice quando abbiamo trovato un paese con tutti i segni meno e ora abbiamo più lavoro, più economia, più giustizia sociale, una Cuneo-Asti che va in dirittura di arrivo e una variante di Demonte che ai tempi Berlusconi-Cota-Gancia era stata cancellata”.