Cuneo – “La Quaresima è il tempo favorevole per rinnovarsi nell’incontro con Cristo – scrive papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima di quest’anno 2017 -. Incoraggio tutti i fedeli ad esprimere questo rinnovamento spirituale anche partecipando alle Campagne di Quaresima che molti organismi ecclesiali, in diverse parti del mondo, promuovono per far crescere la cultura dell’incontro nell’unica famiglia umana”. Il Centro Missionario Diocesano ripropone anche quest’anno la “Quaresima di Fraternità” attraverso cinque progetti, cinque situazioni di povertà segnalate da missionari e missionarie cuneesi che operano in Africa e in America Latina. Lo slogan “Abitare la vita…”, che accompagna questo impegno di solidarietà è un richiamo a sentire la vita come un grande dono di Dio per tutti. La vita che tanto spesso è minacciata, ora dall’ingiustizia e dalle discriminazioni che l’uomo mette in campo, ora dalla natura che non sempre si presenta amica dell’uomo. “Abitare la vita” è la responsabilità che il dono ricevuto è sempre da condividere perché a nessuno venga a mancare il necessario per vivere. La prima situazione di povertà che portiamo a conoscenza ci è segnalata dall’Associazione cuneese LVIA. La LVIA ha da poco celebrato il cinquantesimo di Fondazione ed il suo primo apostolo e missionario è stato don Aldo Benevelli, che proprio nei giorni scorsi ci ha lasciati. Da alcuni anni la LVIA opera in Etiopia nella Regione Oromya con le popolazioni rurali. L’obiettivo dei volontari è di contribuire a rafforzare le capacità produttive e di commercializzazione dei prodotti dei piccoli agricoltori. Nel 2016 le forti piogge hanno provocato gravi inondazioni con importanti fenomeni erosivi, il crollo e il blocco di numerose strade principali e secondarie, l’isolamento e lo sfollamento di intere comunità. Per contribuire ad arrestare l’erosione dei suoli, si propone di realizzare un sistema anti erosivo attraverso l’utilizzo di specie erbacee fissatrici particolarmente adatte a questo fine. I campi dei beneficiari saranno quindi difesi con lo scopo di rallentare la velocità dello scorrimento dell’acqua nei campi durante la stagione delle piogge salvaguardando la produzione di cereali, leguminose e patate. Il progetto intende operare a favore di 4 cooperative agricole, organizzazioni comunitarie dai forti legami fra i membri, con l’obiettivo di rispondere in modo solidale alle difficoltà economiche e sociali delle località interessate. Le cooperative sono composte da contadini che praticano un’agricoltura di sussistenza, ma che vorrebbe orientarsi sempre più al mercato.Il progetto realizzerà due cicli di formazione coinvolgendo direttamente 640 agricoltori; i beneficiari indiretti saranno, invece, circa 3200 persone.