Cuneo – Il Nobel per la fisica 2016 ha qualcosa delle Alpi Marittime. John Michael Kosterlitz, scelto dall’Accademia svedese, il 4 ottobre, per il prestigioso riconoscimento, è stato un fortissimo scalatore. E una delle sue imprese l’ha compiuta sul nostro Corno Stella, sulla parete sud-ovest. Kosterliz e Giancarlo Grassi tracciarono nel settore centrale della parete la via Anglo-italiana, classificata Td (très difficile) che segue un bellissimo diedro giallastro obliquo. L’itinerario è interessante, ma diventa famoso soprattutto perché i due alpinisti introducono nella salita l’uso di nuovi materiali e tecniche di progressione. Per la prima volta nelle Marittime vengono usati i nuts (blocchetti di metallo di dimensioni varie che s’infilano nelle fessure per mettere in sicurezza il primo di cordata) e le scarpette a suola liscia, le mitiche EB.La salita è stata fatta il 3 ottobre 1970, 46 anni esatti prima del conferimento del Nobel per la fisica a Kosterliz, insieme a David Thouless e F. Duncan M. Haldane.
