A leggere le prime righe di questo breve racconto sembra di essere finiti nell’atmosfera magica delle favole classiche. Ambiente al di fuori del tempo, coppia di mercanti “che da tempo desideravano una bambina”, servitù, casa “bella come una reggia” che però si trasforma quasi in una prigione dorata per la piccola Fortunata, la bimba tanto attesa.
Lei cresce quasi soffocata dalle attenzioni dei genitori finché, ormai giovane, zaino in spalla prende la decisione di abbandonare la casa. È l’inizio di un viaggio che le fa attraversare vari “regni”, dove esperienze belle e brutte si accumulano.
Dichiaratamente è una favola rivolta ai bambini, ma senza escludere gli adulti. Racconta il cammino di crescita di una persona verso la conoscenza di sé. Un cammino che poggia su incontri, esperienze, cadute e rinascite per giungere alla fine e “sentire di essere davvero Fortunata”. È subito chiaro però che quello non è che un nuovo punto di partenza, nuove righe da scrivere, magari non più sospese nella suggestione delle favole.
La scelta dello stile semplice, lineare, scandito in brevi momenti e sorretto da illustrazioni fotografiche consone a questa sobrietà, che non si preclude all’incanto, lascia al lettore, ma soprattutto al bambino che ascolta, lo spazio per completare in un gioco di complicità narrativa il racconto, farlo proprio magari in un momento di silenzio.
Fortunata
di Luisella Piazza
Primalpe
11 euro