Una giornata mondiale dei nonni, quella dichiarata il 25 luglio da uno di loro, molto speciale: papa Francesco, non a caso loro coetaneo e figura più moderna che mai.
Puntualmente si profila nel mondo il ricorrente conflitto intergenerazionale, in questi giorni reso più aspro dalla “guerra dei no-vax”, persone medie, di ceto e di età e fors’anche di intelligenza, che poco si preoccupano della salute degli anziani e di quelli più giovani, dai quali gli anziani potrebbero essere contagiati.
Chissà se in proposito papa Francesco non riparlerebbe della “cultura dello scarto”, quella che non si fa carico delle persone più fragili. Certo non ne siamo molto lontani, noi che abbiamo bisogno dei nostri nonni, il nostro “welfare” quotidiano, quello che fa vivere molte famiglie. E che oggi dovremmo tutti aiutare a vivere a lungo, cominciando con il proteggere noi per proteggere loro.
Sia per i nonni lunga questa giornata mondiale, duri quanto più a lungo possibile: per loro e per noi.