Borgo San Dalmazzo – “Molti cittadini in questi giorni si sono rivolti a me per segnalare tutta una serie di situazioni di degrado e di abbandono in cui sono lasciati alcuni dei luoghi più significativi della città. Erano anni che la città non si presentava così mal seguita, con situazioni di degrado che dovrebbero sempre essere rimosse, ma soprattutto nell’estate con l’arrivo o il passaggio in città di numerosi turisti diretti verso le vicine valli alpine e il Parco Alpi Marittime”.
A parlare è il consigliere comunale (ed ex assessore) Mauro Fantino che lunedì 7 giugno ha presentato al sindaco quattro interrogazioni “per evidenziare situazioni che meritano un intervento urgente di sistemazione e di pulizia”.
Nel mirino di Fantino ci sono il tratto iniziale di via Grandis (da via Roma alla bealera) dove si nota la crescita di erba tra gli autobloccanti; l’ingresso e i muri perimetrali della caserma “Mario Fiore”, sommersi dalla vegetazione; il Mulino Gione (ex biblioteca) con la facciata scrostata e gli infissi malandati; la chiesa di Sant’Anna per i calcinacci rimasti sul fianco dell’edificio e per il permesso di parcheggio nell’area antistante. Aggiunge Fantino: “Capisco che – come più volte ho denunciato – Beretta non sia in grado di sbloccare alcuno degli interventi che erano in programma (dal centro storico alle frazioni, dalla Bertello alla ex Mario Fiore, ecc. ecc.) ma che la città non sia neppure tenuta un po’ in ordine, questo non può più essere accettato. Invito cittadini e associazioni a segnalarmi altri casi, sarà mia cura indicare all’amministrazione gli interventi da svolgere”.
Abbiamo raccolto la replica del sindaco Gian Paolo Beretta.
“Via Grandis, come è noto, è chiusa al traffico in quel tratto. È normale che con il caldo e le piogge l’erba cresca velocemente. Provvederemo a un intervento di pulizia. Ben più complicato è il discorso sulla riapertura della strada, per la quale si prospettano tempi lunghi, perché sono coinvolte proprietà private. Anche per l’ingresso della caserma Mario Fiore ci occuperemo della pulizia. Al momento è un’area abbandonata, la progettazione per il recupero del complesso è avviata e procede secondo programma. La chiesa di Sant’Anna è stata interessata da un cantiere, è normale che ne siano rimaste tracce. Stiamo completando i lavori in vista dell’inaugurazione, prevista a settembre. Allo studio c’è anche l’ipotesi di rivedere la viabilità dell’area, vietando l’uscita dal piazzale della stazione verso Sant’Anna. Per l’ex Mulino Gione (per il quale è previsto un riutilizzo con finalità ricettiva-commerciale) c’è uno studio di fattibilità, nell’ambito del piano di riqualificazione e rilancio di via Roma. Potrebbe esserci un bando per la concessione, a affitto zero, a privati che si farebbero carico della riqualificazione”.