Roma – Con l’approvazione al Senato delle modifiche alla normativa sull’ordinamento degli enti locali è stato posto rimedio ad alcune “storture” relative alle elezioni comunali che andavano a discapito delle aree a minore densità abitativa. Grande soddisfazione è stata espressa dal senatore Mino Taricco, tra i promotori del provvedimento, con la speranza che il provvedimento possa essere velocemente approvato anche alla Camera.
Contando sulla riserva elettiva a garanzia delle minoranze e nei casi di unica lista locale, nei piccoli Comuni si presentavano candidati Sindaco e liste con motivazioni che nulla avevano a che vedere con il bene delle comunità chiamate al voto, generando inoltre rimborsi spese non giustificati. Per combattere il fenomeno delle cosiddette “liste straniere” è stata introdotta la raccolta delle firme anche nei Comuni sotto i 1.000 abitanti, attaverso delle fasce con numero di firme che non penalizzassero i Comuni con popolazione ridotta.
Una seconda criticità era generata, nel caso di una sola lista presentata, dal rischio di minore partecipazione al voto dei cittadini e dall’alto numero di iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, con la probabile eventualità di non far conseguire il quorum per la validità delle elezioni. Per questo nei piccoli Comuni, nel caso in cui una sola lista si presenti alle elezioni comunali, il quorum è stato abbassato dal 50% al 40 %, inoltre non verranno considerati per il raggiungimento del quorum gli elettori dell’anagrafe italiani residenti all’estero che non voteranno.