Cuneo – Sono 29 i Comuni della provincia di Cuneo, su 250, in cui domenica 5 giugno si è votato per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. L’affluenza definitiva il provincia di Cuneo è stata del 67,51% (alle precedenti amministrative relative ai medesimi comuni era stato del 74,38%), migliore del dato regionale 62,85% (Cuneo è la seconda provincia in termini di affluenza dopo Vercelli) e poco al di sopra anche della media nazionale (66,45%).L’affluenza maggiore in termini percentuali si è registrata a Crissolo (82,85%), Monesiglio (81,21%) e Prunetto (81,29%). La percentuale di votanti minore si è registrata a Pezzolo Valle Uzzone (55,60%), Casteldelfino (56,84%), Frassino (58,73%) e Nucetto (59,14%).Questi i dati definitivi dell’affluenza al voto:Barbaresco 65,53%Caramagna Piemonte 72,96%Casteldelfino 56,84%Casalgrasso 61,06%Cavallermaggiore 60,48%Crissolo 82,85%Demonte 70,96%Dronero 66,89%Entracque 73,61%Frassino 58,73%Grinzane Cavour 63,22%Lequio Tanaro 66,19%Martiniana Po 74,57%Melle 63,81%Monesiglio 81,21%Montaldo Roero 66,47%Narzole 77,83%Nucetto 59,14%Oncino 77,66%Pezzolo Valle Uzzone 55,60%Pontechianale 76,55%Prazzo 70,78%Prunetto 81,29%Roccaforte Mondovì 69,15%Roddi 70,78%Sampeyre 61,09%Santo Stefano Belbo 67,99%Valdieri 60,39%Vinadio il 68,35%Il più grande dei Comuni in cui si vota è Dronero con i suoi 7.097 abitanti, e il più piccolo è Oncino in valle Po con appena 78 abitanti.Dei 29 comuni al voto, 25 sono a scadenza naturale del mandato e quattro sono commissariati o comunque in amministrazione straordinaria con il vice sindaco a fare da sindaco, per morte del sindaco, per dimissioni e in un caso, Montaldo Roero, per l’applicazione della legge Severino con conseguente obbligo a lasciare il mandato da parte del sindaco, in seguito a una sentenza di condanna.Si rinnovano dunque i governi dei due più grossi comuni della valle Gesso, Entracque e Valdieri, dei due della valle Stura, Demonte e Vinadio, di Dronero e di alcuni comuni della valle Po e valle Varaita. Due soli i comuni sopra i 5 mila abitanti, nove sopra i mille abitanti e gli altri 18 sotto i mille abitanti. Pertanto nessuno dei comuni può andare al secondo turno del ballottaggio previsto per il 19 giugno, fatta eccezione per l’eventuale esatto pareggio, con numero identico di voti per i due candidati sindaco.