Cerialdo – Domenica 23 maggio si potrà visitare la “villa del fantasma”, cioè villa Oldofredi Tadini, nel quartiere Cerialdo, dove, secondo la leggenda, vive il conte antifrancese decapitato durante l’occupazione napoleonica. L’occasione è la Giornata nazionale dell’associazione dimore storiche italiane.
Il complesso si sviluppa attorno a una torre di osservazione medievale a difesa della città di Cuneo. Si compone di un insediamento agricolo e di una parte adibita a “casa di villeggiatura” dei proprietari, i conti Mocchia di San Michele. Nel corso dei secoli vennero effettuati numerosi ampliamenti e arricchimenti, fino alla realizzazione della cappella nel 1764.
È un’antica dimora storica, con un ampio giardino censito tra i parchi storici e botanici della Regione Piemonte. L’area verde, due sale interne e la cappella consacrata sono aperte al pubblico anche a gruppi. Secondo la leggenda, la villa è la casa del fantasma del conte Luigi Mocchia che, di notte, gira per cercare la sua testa decapitata dalle truppe napoleoniche durante l’assedio di Cuneo di fine ‘700. La tradizione popolare racconta che il corpo del conte venne recuperato dai contadini e interrato nel parco della villa, mentre la testa portata dal parroco di Passatore nel cimitero della frazione. Da allora la “presenza” del conte è stata oggetto di racconti e servizi televisivi nazionali, ma anche di rilevazioni scientifiche.
La villa sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 18,30. Parte della dimora sarà aperta gratuitamente, mentre nel rispetto delle misure anti Covid, saranno organizzate visite guidate alla cappella e alle sale interne per gruppi di un massimo di 10 persone, esclusivamente su prenotazione. Il contributo richiesto è di 6 euro, gratuito per i bambini.
Per informazioni e prenotazioni, a partire da venerdì 21 maggio, si può contattare il 335/5640248. La visita comprende: la cappella del 1763, ancora consacrata, che custodisce documenti delle Ostensioni della Sindone, un’urna con il saio quattrocentesco del beato Angelo Carletti, patrono di Cuneo, una pregevole statua lignea settecentesca della Madonna; gli interni della residenza, dai soffitti affrescati, che conservano mobili e cimeli del periodo risorgimentale. Il giardino, con visita libera e gratuita, è uno dei più antichi di Cuneo, censito tra i parchi storici e botanici della Regione Piemonte, con piante centenarie e rarità botaniche. Ancora leggibile l’originale impianto seicentesco alla francese, trasformato poi nell’Ottocento seguendo il gusto inglese.