Frabosa Soprana – Erano quattro i ragazzi provenienti dalla Liguria che il 1° gennaio 2018 erano stati denunciati per il furto di tre tavole da snowboard rubate davanti al rifugio Whitehouse in mezzo alle piste da sci, a due turisti tedeschi e al gestore del rifugio. La turista tedesca, seduta a un tavolo all’interno del locale, riconobbe la propria tavola in mano a uno dei ragazzi e diede l’allarme. Il suo fidanzato uscì di corsa per rincorrerli e riuscì a fermare due dei ladri e a recuperare una tavola. Gli altri due ragazzi stavano scendendo a valle e furono intercettati dalla Polizia, che nel frattempo aveva ricevuto la segnalazione. I. R. e A. V. avevano subito chiesto la messa alla prova mentre F. N. aveva patteggiato la pena di sei mesi e 300 euro di multa. L’unico che aveva scelto il rito ordinario era stato A. B., riconosciuto dai due turisti come uno dei ladri, ma che quando fu fermato in mano non aveva niente. Questo dato è emerso nel corso dell’istruttoria e per questo motivo l’accusa ne ha chiesto l’assoluzione con la formula dubitativa. Oltre alla posizione di A. B. nel processo era intanto rientrata anche la posizione di A. V., che era effettivamente stato trovato in possesso con una delle tre tavole; la messa alla prova non era andata a buon fine e aveva chiesto di essere ammesso al patteggiamento. “Era in possesso della tavola – ha detto il suo avvocato – ma non è stato provato che se ne volesse appropriare, lui voleva solo usarla. Possiamo parlare di un furto d’uso ma non di furto vero e proprio”. Per lui l’accusa ha chiesto una condanna a nove mesi e 400 euro di multa. Accolte le richieste delle parti, il giudice ha rinviato per la lettura della sentenza.