“Paura di volare” era il titolo di un libro di Erika Jong che ebbe fortuna al tempo dei movimenti femministi di mezzo secolo fa. Cinquanta anni dopo sembra che quella paura sia presente in Europa per i giovani europei, almeno di quelli tra i 20 e i 24 anni, che continuano a vivere con i genitori.
I primi a volare via da casa sono i danesi (80%), seguiti dai finlandesi (72%) e dai francesi (38%), buon ultimi gli italiani con un misero 7%, peggio degli spagnoli (8%), dei portoghesi (11%) e dei greci (15%).
Verrebbe da dire che nell’Europa del sud si sta meglio a casa, magari anche grazie al clima, se non fosse che anche in Belgio preferisce restare con i genitori l’84% dei giovani.
Competizione sul filo del rasoio per gli ultimi piazzati, se si allarga la forbice tra i 25 e i 29 anni: in questo caso la maglia nera di chi rinvia il volo dalla casa dei genitori la indossano i greci (72%), con gli italiani subito a ruota (71%), staccati entrambi di parecchi giri dai danesi (5%).
Se non due mondi, certo due Europe.