Villafalletto – Si è spento nella notte tra sabato 8 e domenica 9 maggio Lorenzo Bersano, 98enne villafallettese reduce dei campi di prigionia nazisti. Nel 2011, Bersano aveva raccontato con straordinaria lucidità la sua esperienza in occasione della consegna della Medaglia d’Onore: “Sono partito militare l’8 settembre 1942, arruolato nell’artiglieria alpina a Fossano. Dopo soli cinque giorni di addestramento, sono salito sulla tradotta, con destinazione Russia: siamo però stati deviati in Grecia, a presidiare Astakos, in mezzo alle montagne”. Esattamente un anno dopo il suo arruolamento, l’8 settembre 1943, l’Italia firmò l’armistizio e Bersano venne fatto prigioniero dalle truppe tedesche, che lo avevano nel campo di lavoro di Dortmund insieme ai suoi commilitoni. Lo attendevano tre mesi di sofferenze indescrivibili: “Ho visto morire come le mosche tanti compagni – raccontava – e sono arrivato a pesare 36 chili”. Poi era giunto il trasferimento a Dorsten, dove aveva lavorato come arrotino in una fabbrica di granate e munizioni. Anche qui le condizioni erano durissime: ai prigionieri veniva concesso il minimo indispensabile per nutrirsi e lavorare, senza sosta e sotto la continua minaccia dei militari nazisti. Dopo due anni esatti dall’inizio della sua odissea, Lorenzo Bersano era poi riuscito a ritornare a Fossano l’8 settembre 1945: trasferitosi a Villafalletto, aveva sposato Maria, scomparsa pochi anni fa, e si era dedicato all’agricoltura. Molto conosciuto e stimato in paese, lascia le figlie Ines e Teresa (l’altro figlio, Giuseppe, è già deceduto) e numerosi nipoti e pronipoti. Tanti i partecipanti alla cerimonia funebre, che si è svolta oggi (lunedì 10 maggio) nella chiesa parrocchiale di Villafalletto.