Bra – È stata condannata a otto anni di reclusione la donna braidese che era accusata di aver tentato di avvelenare il marito ricoverato in ospedale ed era stata arrestata per tentato omicidio. La vicenda era emersa a fine 2018, dopo che i Carabinieri (allertati dalle strutture ospedaliere, di fronte a un quadro clinico che non migliorava e che presentava qualche elemento sospetto) avevano piazzato telecamere nascoste nella stanza in cui il 56enne era ricoverato. Dalle indagini erano emerse tracce di medicinali non idonei e altre sostanze, anche velenose: dalle immagini raccolte è emerso il ruolo della donna 50enne. Nella mattinata di oggi (giovedì 6 maggio) al tribunale di Asti si è concluso il primo grado di processo: la difesa aveva sostenuto che le sostanze somministrate non avrebbero potuto causare la morte e ha annunciato ricorso in appello (nella foto: il distretto braidese dell’Asl Cn 2).