Cuneo – Negli ospedali i reparti Covid che vedono fortunatamente i primi letti vuoti entro venerdì 23 aprile dovranno comunicare alla Regione Piemonte e al Dirmei un piano di graduale ripresa delle attività ordinarie, per prevedere “appena possibile, localmente, di ripristinare le attività ordinarie al momento sospese o ridotte”. Lo ha richiesto lo stesso Dirmei ad Aso e Asl di tutta la regione ad ogni singola azienda sanitaria del Piemonte. Anzi i piani sono due, uno per il ritorno all’attività ospedaliera ordinaria e uno per il recupero delle liste d’attesa. Una previsione che deve fare i conti con i numeri de contagi e con i ricoveri ma che deve comunque ssere fatta. Ad oggi ai primi giorni di marzo gli ospedali sono praticamente bloccati sui ricoveri No Covid, escluse le urgenze, le ospedalizzazioni oncologiche e quelle in cosiddetta fascia “A”, cioè da effettuare entro 30 giorni, e sulle attività ambulatoriali, a eccezione di quelle “U”, ovvero quelle urgenti, da garantire entro 72 ore e “B”, da assicurare entro i 10 giorni, oppureì gli screening oncologici.
La richiesta a una “normalità” delle funzionalità degli ospedali è stata sollecitata da molte parti dal mondo medico soprattutto che da tempo ha lanciato allarmi sui rischi che il blocco dell’attività ordinaria o i fortissimi ritardi provocano su tanta popolazione e sui malati non di Covid.