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Venerdì 22 novembre 2024

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Come fare l’orto, il peperone

I frutti possono essere di diverse forme (a tre o quattro lembi, a corno, ecc) e colori (rosso, giallo, verde)

La Guida - Come fare l’orto, il peperone

Il peperone appartiene sempre alla famiglia delle solanacee che comprende: pomodoro, patate, melanzana.
I frutti possono essere di diverse forme (a tre o quattro lembi, a corno, ecc) e colori (rosso, giallo, verde). Molto diffusi sono il peperone di Cuneo, Asti e Carmagnola.
La gamma si arricchisce ulteriormente con i peperoni dalle dimensioni più piccole detti anche peperoncini. La caratteristica principale del peperone è rappresentata dal contenuto in capsaicina un composto organico responsabile del loro sapore piccante tipico dei peperoncini piccanti (Cayenna, Habanero).
La pianta predilige un terreno ricco di sostanza organica con un ph tra il 5,5 e il 7 tendenzialmente sciolto, infatti il peperone non sopporta i ristagni idrici. Come anche per la melanzana e il pomodoro, predilige una buona esposizione con temperature e climi caldi. Si semina in semenzaio caldo nei mesi febbraio-inizio marzo e con temperature intorno ai 22-25 gradi germina agevolmente nell’arco di 10-15 gg. Una volta che le piantine si sono formate vengono trapiantate nel mese di maggio a 40 cm di distanza sulla fila e a 70 cm tra le file. In genere iniziano a maturare dopo 60 giorni dall’allegagione e completano la colorazione dopo 80 – 100 giorni, verso fine agosto- settembre. Le malattie che colpiscono il peperone sono: la peronospora, il verticillium, il fusarium, l’alternaria e l’oidio. Si può intervenire in modo preventivo con prodotti a base di rame e zolfo.
Per quanto riguarda i parassiti animali, possiamo riscontrare: la piralide, gli afidi, la mosca bianca e il ragnetto rosso. La piralide in questi ultimi anni si è diffusa maggiormente trasferendosi dalla coltura che attacca principalmente, ovvero il mais. È un lepidottero di cui la larva buca il peperone e penetra all’interno causandone poi il marciume. Si può controllare distribuendo il bacillus thuringiensis, un batterio che colpisce l’apparato digerente dell’insetto. Ne esistono di diverse specie, il più diffuso è la varietà Kurstaki. Per gli altri parassiti valgono le stesse strategie adottate per il pomodoro o la melanzana.

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