Se due mani sulla tastiera di un pianoforte sono già una meraviglia di leggerezza e di armonia, quattro hanno il sapore dell’inspiegabile intreccio fisico da cui può scaturire la melodia secondo un’alchimia delle venti dita che ha del misterioso, soprattutto per i non addetti ai lavori. A questo repertorio di composizioni musicali, che chiama in causa la collaborazione e la perfetta sintonia non solo sul piano tecnico, è dedicato il libro di Piero Meineri.
Si tratta di un saggio di storia della musica spesso con pagine che richiedono una certa preparazione tecnica. La prima parte prende in analisi la storia delle esecuzioni a quattro mani, dalla nascita con una tendenza con ogni evidenza domestica, indirizzata prevalentemente a esecutrici, fino al riconoscimento con Mozart di una propria “consapevole dignità”. Il fiorire ottocentesco sancisce un posto di tutto rispetto nelle esecuzioni al pianoforte con cui si cimentano nomi di grande fama, ma anche meno noti di cui il libro dà conto. Un’evoluzione storica di cui l’autore sottolinea il ruolo didattico anzitutto, ma anche non nasconde una dimensione quasi “spettacolare” connaturata all’esibizione di coppie di artisti. È su quest’ultima direzione che il libro si avvicina anche a chi di musica è poco competente. Laddove cioè le annotazioni storiche della seconda parte si fanno strada, l’esecuzione a quattro mani parla anche del mondo che le accoglie come pubblico.
L’epoca elisabettiana vede lo sviluppo della nuova tecnica. In essa, secondo l’autore, si manifesta un ulteriore segno di “distinzione”, in un momento di vivacità culturale, ma anche in cui il potere politico ed economico inglese va affermando il suo predominio sul mondo.
Più tardi il pianoforte è presenza costante nei salotti borghesi: “la storia del pianoforte a quattro mani, la sua nascita, ma soprattutto la sua affermazione e anche il suo declino, coincide con il destino della classe borghese”. È la media borghesia alla ricerca di un ruolo per i propri salotti anche in ambito culturale a sostenere la produzione pianistica e in particolari i duetti.
Né manca in questo ambito qualche annotazione di colore come quella degli abiti femminili troppo ampi per un’esecuzione a quattro mani uno dei motivi per cui si impone un’estensione della tastiera.
…For two to play
di Paolo Meineri
Primalpe
14 euro