Cuneo – Da lunedì 12 aprile 2,6 milioni di conti correnti passeranno da Ubi a Intesa Sanpaolo. La migrazione è conseguenza dell’Offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) che Intesa Sanpaolo aveva lanciato febbraio dello scorso anno e che aveva portato il gruppo guidato da Carlo Messina ad incorporare l’Ubi Banca. Un’operazione che in provincia di Cuneo aveva coinvolto anche la Fondazione CRC, tra i principali azionisti di riferimento di Ubi con un pacchetto di 5.9% di quote.
Cosa succederà “nel pratico” da domani? Per i correntisti di Ubi è previsto solo il cambio dell’Iban, tutte le operazioni domiciliate (bollette) e per l’accredito di stipendi e pensioni il collegamento avverrà automaticamente. I bancomat e le carte di credito Ubi continueranno a funzionare fino al 31 dicembre 2021 oppure fino alla scadenza se precedente a questa data. A partire dal 12 aprile non sarà più disponibile il canale di multicanalità Qui Ubi, mentre per quanto riguarda i servizi di home banking (attivo sempre dal 12), accedendo al proprio profilo i clienti Ubi possono ricevere tutte le informazioni utili per ottenere le credenziali del “My Key”, l’internet banking di Intesa Sanpaolo.
Un ulteriore passaggio in avanti quindi nell’acquisizione, mentre nelle scorse settimane, come richiesto dall’Antitrust, diverse filiali erano state cedute a Bper. L’operazione coinvolge sul territorio nazionale 15 mila dipendenti che da Ubi passeranno a Sanpaolo, 2.4 milioni di clienti e 1000 filiali.