Cuneo – In un momento di crisi per i gestori di impianti natatori, la maggior parte degli operatori è stata coinvolta in una serie di Web conference in cui è emersa tutta la drammaticità del momento: le piscine italiane rischiano di non aprire più. Chiusi ormai da oltre un anno, senza una data presunta di riapertura all’orizzonte, esclusi dal 95% degli aiuti previsti dai decreti emergenziali nonostante gli alti costi da sostenere (luce, gas e acqua), costi di mantenimento di un patrimonio impiantistico sportivo pubblico al 90%. Per fare squadra in un comparto completamente abbandonato Agisi, Assonuoto, Insieme si vince, Piscine del Piemonte e Sigis si sono coordinati delegando al dirigente Marco Sublimi la rappresentanza di un settore che coinvolge più di 2.000 impianti natatori, polo aggregativo-sociale dalle caratteristiche uniche, frequentata da 4.000.000 utenti di ogni età. I gestori sostengono l’Ecobonus al 110%, per interventi che potrebbero ridurre i costi di gestione, ottimizzare le spese attraverso una riduzione significativa dei consumi e dell’inquinamento atmosferico, restituendo un beneficio a lungo termine sulle strutture pubbliche che vedrebbero ammodernare gli impianti, ma soprattutto garantendo ai gestori sportivi la possibilità di operare senza esporsi finanziariamente con gli istituti di credito, come finora fatto, e allontanando così la minaccia di fallimento e il rischio di insolvenza in un periodo di emergenza economica senza precedenti. Per informazioni: coord.gestoriimpiantinatatori@gmail.com