La coltivazione dell’orto è sicuramente un’attività che appassiona, richiede impegno ma ci può gratificare quando andiamo a raccoglie i prodotti finali e consumarli sulla nostra tavola.
Nella fase iniziare, occupandoci dell’orto dobbiamo pensare all’aspetto progettuale che nella prima fase di costruzione dell’orto è fondamentale. Dovremmo valutare in primo luogo gli spazi a disposizione in modo da poter pianificare ripartire gli spazi in base alle colture che intendiamo praticare e poi impostare un calendario di semina o di trapianto delle colture. Fatta questa importante premessa prendiamo in considerazioni vari aspetti dell’orto: il terreno, la concimazione, la semina e il trapianto, i lavori nell’orto, l’irrigazione, la difesa dalla avversità e le attrezzature.
Il terreno
L’elemento principale per la preparazione del nostro orto è sicuramente il terreno agrario. Del terreno dovremmo in qualche modo conoscere la sua composizione, la tessitura, il contenuto in sabbia, limo e argilla. Questi tre elementi se presenti in modo equilibrato ci consento di avere un substrato di coltivazione ottimale, detto di medio impasto. Importante è anche la conoscenza del ph, ovvero la reazione acida o alcalina, utile per scegliere le piante che più si adattano alla coltivazione. Dobbiamo conoscere anche gli elementi nutritivi presenti nel suolo, i macroelementi: azoto, fosforo e potassio. Tutti questi aspetti si possono verificare con dei semplici kit, reperibili presso i negozi specializzati oppure rivolgendoci a dei laboratori di analisi.
L’analisi del terreno ci fornisce tutta una serie di informazioni utili anche per gli anni a seguire, nell’impostare le correzioni e le fertilizzazioni.
La preparazione del terreno per la coltivazione, può avvenire in autunno oppure a inizio primavera, dipende dall’andamento stagionale, dalle precipitazioni e dalle temperature. L’obiettivo è preparare un terreno soffice, permeabile alle radici delle piante e privo di ristagni idrici. Per arrivare a questi obiettivi si procede con una vangatura seguita da una zappettatura o fresatura in modo da sminuzzare in modo accurato le zolle. Queste operazioni posso essere svolte manualmente oppure utilizzando delle macchine agricole come motozappe e fresatrici. La profondità di lavorazione può arrivare fino a circa 30 cm di profondità rivoltando gli strati superiori del terreno, precedentemente puliti dalle sterpaglie o dai residui colturali e interrando eventualmente della sostanza organica di origine vegetale o animale. Il livellamento del terreno ci consentirà di preparare l’orto e renderlo utilizzabile per le semine o i trapianti.