Cuneo – Non si spegne la polemica sul saviglianese Mario Raviolo, già direttore del servizio territoriale 118 dell’Asl Cn1, e oggi direttore della Maxiemergenza 118 della Regione Piemonte. Un servizio del Tg3 della Liguria lo ha intervistato a Loano in Liguria con asciugamano sulla spalla parlando del divieto di raggiungere le seconde case che il governatore Toti ha imposto per la vacanze pasquali.
La polemica scoppia nel mondo sanitario e del sindacato perché proprio in quei giorni dal Dirmei regionale, il Dipartimento malattie infettive del Piemonte, era arrivata l’indicazione alle singole Asl e alle aziende sanitarie di garantire la presenza di personale medico anche nei festivi. Una nota che il sindacato medico Anao Assomed definisce “offensiva”. “La circolare – scrive il sindacato – richiede di limitare le ferie, in pratica. Come se i medici, e tutto il personale ospedaliero, non avessero dato prova a sufficienza del loro spirito di servizio, della loro abnegazione, ma fossero al contrario pronti per le gite fuori porta. Ricordiamo che in Sanità, i ponti, le lunghe festività di Pasqua, Natale, Carnevale, etc, non esistono. Le attività di reparto e di Pronto Soccorso proseguono sempre, giorno e notte… Da marzo 2020, anche durante le domeniche, il personale è potenziato: abbiamo saltato ferie, riposi, recuperi ore. Non abbiamo certo aspettato che qualcun altro che non fossero i pazienti, ce lo chiedesse. Sarebbe forse il caso che il Dirmei si occupasse di garantire il potenziamento dell’attività territoriale, anziché quella ospedaliera. E di verificare che nessuno dei vertici del Dirmei, Unità di Crisi o Assessorato abbia intenzione di partire per qualche viaggio, per esempio di nozze”.
Sulla scia anche la parlamentare cuneese Chiara Gribaudo: “Difficile aspettarsi provvedimenti dalla Regione Piemonte, visto che anche l’assessore Icardi in piena prima ondata aveva pensato bene di andarsene in vacanza. Ma evidentemente ci sono sempre due mesi e due misure: circolari di massima allerta per chi è in prima linea, lassismo e zero assunzione di responsabilità per certi personaggi. I medici e infermieri piemontesi non si meritano questo trattamento. E a Mario Raviolo, Cirio e Icardi vorrebbero affidare addirittura un ruolo di manager nel loro progetto di superAsl piemontese “Azienda Zero”. Ci manca davvero solo questa”.