Cuneo – Entrano in vigore da lunedì 8 marzo le misure decise dalla Regione Piemonte, in attuazione dell’ultimo Dpcm, a iniziare dalla didattica a distanza per tutte le scuole in provincia di Cuneo e in altre province del Piemonte. In tutti questi Comuni è sospesa l’attività didattica in presenza, con conseguente attivazione di quella a distanza al 100%, nelle scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione di nidi e micronidi e dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori.
“La misura – ha spiegato il presidente della Regione, Alberto Cirio – si rende necessaria alla luce di quanto previsto dall’ultimo Dpcm nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta, con un tasso di incidenza uguale o superiore ai 250 casi ogni 100.000 abitanti o dove si è registrato un raddoppio dei nuovi casi nel corso dell’ultima settimana, rispetto al periodo precedente”.
“Sono misure dolorose e si vorrebbero evitare, tanto che abbiamo fatto un lavoro certosino – commenta il presidente Alberto Cirio – Abbiamo diviso il Piemonte in 38 distretti e abbiamo applicato i parametri che ci ha dato il Governo distretto per distretto, in modo da non chiudere dove non è strettamente necessario. Dove l’abbiamo fatto è perché sarebbe stato da incoscienti non intervenire. Speriamo che gli effetti di queste misure si facciano sentire subito, in modo da tornare il prima possibile alla scuola in presenza”.
Altre misure
Per limitare la possibilità di occasioni di assembramento, da martedì 9 marzo in tutto il Piemonte non sarà consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport, come ad esempio scivoli, altalene, campi di basket, zone skate, in aree pubbliche e all’interno di parchi e giardini pubblici (fatta salva la possibilità di fruizione ai soggetti con disabilità).
Da sabato 6 marzo l’accesso alle attività commerciali è consentito ad un solo componente per nucleo familiare (ad eccezione della necessità di recare con sé minori, disabili o anziani).
Inoltre, la Regione “raccomanda fortemente per le attività di ristorazione la vendita con consegna a domicilio rispetto all’asporto”.