Cuneo – Da domani lunedì 1° marzo il Piemonte, dopo quattro settimane di giallo, torna in zona arancione. L’Rt è aumentato e si attesta, anche se di poco, sopra l’1, esattamente 1.02. La pressione ospedaliera resta stabile, con un lieve incremento delle terapie intensive occupate (dal 22% al 23%), mentre resta al 33% quella dei letti Covid ordinari. Tornano quindi a essere vietati gli spostamenti fuori dal proprio Comune (ad eccezione dei motivi di lavoro, salute, necessità), bar e ristoranti potranno rimanere aperti solo per l’asporto, chiusura anche per i musei, per lo sport e le passeggiate tornerà il limite dei confini comunali e sempre in vigore il coprifuoco, sempre in vigore dalle 22 alle 5. Tra le principali novità della “nuova” zona arancione l’impossibilità di far visita ad amici e parenti al di fuori del proprio Comune e per i bar la possibilità di effetturare servizio di asporto solo fino alle 18.
Ma vediamo le indicazioni nei dettagli.
Spostamenti. Vietati gli spostamenti dalle 22 alle 5 del mattino e quelli al di fuori del proprio Comune e della propria Regione. Sono consentiti gli spostamenti solo per motivi di necessità, lavoro o salute sempre con autocertificazione. Sono permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza, domicilio o abitazione. Nei piccoli comuni con massimo 5.000 abitanti sono consentiti spostamenti in un raggio di 30 km (eventualmente anche in un’altra regione) con divieto di spostamento nei capoluoghi di provincia.
Visite ad amici e parenti. È consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata che si trova nello stesso Comune, tra le 5 e le ore 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé due figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.
Bar e ristorazione. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Fino alle 22 resta consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati) l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18.
Attività e centri commerciali. Chiusura dei centri commerciali nelle giornate festive e prefestive, tranne per i negozi di alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, tabacchi ed edicole che si trovano al loro interno. Esercizi commerciali tutti aperti, con i consueti orari.
Scuola. Didattica in presenza al 50 % per gli studenti delle scuole secondarie da 18 gennaio. Per le scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie didattica in presenza. Per le Università le attività formative e curricolari si svolgono a distanza; possono svolgersi in presenza le attività formative e curricolari degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio o quelle rivolte a classi con ridotto numero di studenti, quelle dei laboratori e le altre attività curriculari, quali esami, prove e sedute di laurea.
Cultura. Chiusi musei, mostre, palestre e piscine. Restano aperti i centri sportivi.
Attività sportiva. Consentite se si tratta di un’attività che non è disponibile nel proprio comune, regola che vale anche gli sport di montagna ma la località scelta deve essere la più “vicina”.
Seconde case. Posso raggiungere la seconda casa. Deve essere di proprietà di chi si sposta, o con un contratto d’affitto di lungo periodo, precedente al dpcm del 14 gennaio. Può essere anche di proprietà dei genitori, purché sia in disponibilità abituale di chi vuole andarci e sempre solo con il mio nucleo famigliare.