Revello – Prosegue al tribunale di Cuneo il processo per l’omicidio colposo del 39enne E.B. operaio presso EnergetikAmbiente di Revello che il 18 ottobre del 2016 perse la vita schiacciato dalle ruote di un carrello elevatore.
Insieme ad un collega doveva spostare dei cassonetti rotti in un punto del cantiere dal quale sarebbero stati portati via; mentre il collega era alla guida del carrello E.B. sarebbe salito sulle forche anteriori per sistemare il cassonetto e forse a causa di una perdita di equilibrio cadde a terra finendo sotto le ruote del muletto.
Con l’accusa di omicidio colposo sono stati rinviati a giudizio F.M. amministratore delegato dell’azienda a cui vengono contestate carenze nella stesura del documento di valutazione del rischio, assenza di misure di prevenzione e la violazione sulla formazione relativa all’utilizzo delle attrezzature e A.M. responsabile operativo per omessa vigilanza.
Il dipendente che era alla guida del carrello, poiché sprovvisto del necessario patentino per la guida di quel mezzo, ha patteggiato una condanna a tre mesi. Nel corso dell’istruttoria è emerso che all’interno della ditta c’era solo un operaio autorizzato alla guida del muletto, ma nella realtà veniva utilizzato un po’ da chiunque, tanto che le chiavi erano in un posto accessibile a tutti. Nell’ultima udienza ha deposto il responsabile del servizio di protezione e prevenzione della ditta all’epoca dell’incidente il quale ha dichiarato che nel documento sottoscritto nel settembre del 2016 erano stati presi in considerazione tutti i rischi relativi al muletto ed era stato indicato l’unico operaio autorizzato alla sua guida. Il 17 giugno è prevista l’ultima udienza per la discussione.