Frabosa Sottana – Nessuno avrebbe potuto immaginare quando mancavano dodici ore all’apertura degli impianti, il dietrofront del Ministero della Salute e lo stop a tutte le attività sciistiche amatoriali. Apertura rimandata dunque a data da destinarsi, per l’incredulità e la rabbia di amministratori e operatori del settore. “Non discuto le motivazioni che hanno portato alla decisione – è il commento a caldo del sindaco di Frabosa Sottana Adriano Bertolino – ma non si può trattare in questo modo chi lavora. Il comparto neve è fondamentale perché fonte di reddito di tante famiglie. Penso ai negozi, alle attività collegate al mondo dello sci, al turismo a tutto quello che ruota attorno. Si tratta di una batosta ulteriore e a questo punto sarà difficile riprendersi. Il metodo è criticabile, perché dopo mesi di attesa, quando tutto è pronto non si può dire che non si apre. Non si può fermare la domenica pomeriggio per il lunedì mattina, un’attività che ha un giro di persone e operatori enorme. Rispettiamo la salute pubblica ma ci deve essere un modo giusto di prendere le decisioni”.
Tutto da rifare dunque per le località del Mondolè, che dopo l’approvazione del protocollo per l’apertura degli impianti da parte del Comitato Tecnico scientifico, erano pronte all’avvio di una stagione che seppur compromessa, aveva il sapore di una boccata d’ossigeno.