Torino – Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, commenta senza mezzi termini la decisione del ministero della Salute di fermare la ripartenza degli impianti sciistici a poche ore dalla prevista ripresa: “A 12 ore dalla riapertura è una mancanza di rispetto inaccettabile. Chi li pagherà i danni? Se questo è il modo con cui il nuovo governo pensa di sostenere le nostre imprese c’è da preoccuparsi. Sono allibito da questa decisione che giunge a poche ore dalla riapertura programmata per domani. Il Comitato tecnico scientifico nazionale soltanto dieci giorni fa, il 4 febbraio, aveva stabilito che in zona gialla da lunedì 15 si sarebbe potuto sciare, nel rigoroso rispetto delle regole, regole che non possono cambiare tutte le settimane. E, soprattutto, i dati aggiornati sulla situazione epidemiologica sono in possesso del Cts e del Governo da mercoledì. Mi chiedo se non fosse il caso di fare queste valutazioni prima, invece di aspettare la domenica sera. È una mancanza di rispetto inaccettabile da parte dello Stato che dovrebbe garantire i suoi cittadini, non vessarli. Parliamo di imprese che hanno già perso un intero anno di fatturato, messe in ginocchio dalla pandemia e che hanno usato gli ultimi risparmi, ammesso di averli ancora, per anticipare le spese necessarie alla riapertura. I palazzi romani sono ancora sulla terra o si sono trasferiti su un altro pianeta?”
“Assurda e vergognosa – aggiunge l’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca -, una decisione simile presa il giorno prima della riapertura degli impianti di risalita. Il ministro Speranza apra gli occhi e cerchi di capire che nel mondo reale le imprese sportive vivono di pianificazione e affrontano spese per la ripartenza. Dietro alla riapertura di domani ci sono attività che hanno investito soldi. Se le realtà imprenditoriali dello sci decideranno di ricorrere a vie legali contro questa decisione piovuta dal cielo senza alcun preavviso, e senza tenere in considerazione il lavoro della gente, come Regione saremo al loro fianco”.