Cuneo – È un viaggio nella propria vita, ma anche e soprattutto nella “nostra piccola storia”, nell’ambiente sociale e politico del Caragliese e di Cuneo quello che racconta nel suo libro “Un lungo viaggio” Lido Riba, ex funzionario del Provveditorato agli Studi, per anni segretario provinciale del Partito Comunista e presidente dell’Unione nazionale comuni, comunità, enti montani. E ci sarebbero da aggiungere altri incarichi che lo accreditano come attivo testimone e protagonista della scena politica regionale degli ultimi cinquant’anni. Ne parla lo stesso Riba martedi 16 febbraio alle ore 21 in un nuovo incontro dei Martedì del Pd (Si può richiedere il link inviando un messaggio a info@pdcuneo.it , informandovi che sarà attiva una sala d’attesa e l’utilizzo del microfono sarà gestito da chi controlla la pagina).
È un viaggio che non si sottrae a qualche inflessione di nostalgia verso un mondo, quello familiare della campagna, che, sottolinea apertamente, gli ha comunicato valori, senso del lavoro e dell’impegno. Incontri con persone, dibattiti, lotte scandiscono queste pagine che nel seguire per tappe successive la biografia dell’autore tratteggiano un cinquantennio di storia del Cuneese. Talvolta prevalgono accenti più personali e intimi, come nel ricordare i momenti dell’infanzia e adolescenza, altre volte è al mondo del lavoro e dell’impegno politico che guarda, sempre narrati come scioltezza.
Naturalmente è alla sua presenza sulla scena politica che Riba dà più spazio cominciando dai primi ricordi quando a otto anni accanto sul “biun” davanti alla scuola si preoccupa di distribuire volantini a stupiti passanti a sostegno della lista per le elezioni comunali. Poi la militanza diventa scelta politica vissuta con passione, capace di dare “autentiche soddisfazioni”. Un impegno che lo avvicina ulteriormente ai problemi del territorio fino a ritenersi “sentitamente montanaro” e, in ultimo, a consegnare alla pagina scritta tuti i ricordi per evitare “l’inevitabile e incombente oblio”.