Il ritorno di Jack McEvoy, reporter di cronaca nera già protagonista di best seller come Il Poeta e L’uomo di paglia e senza dubbio uno dei personaggi più amati tra quelli creati da Michael Connelly, tanto da essere nominato dallo stesso maestro del thriller (autore di 34 romanzi e 74 milioni di copie vendute) come il “suo alter ego”.
Questa volta McEvoy si ritrova suo malgrado tra i principali sospettati dell’omicidio di una donna con cui ha trascorso una sola notte dopo averla conosciuta in un bar anni prima. Anche se ormai si è lasciato alle spalle le indagini e i killer e lavora per una rivista online che difende i consumatori dalle truffe e dai pericoli, McEvoy è costretto a tornare a indagare e ben presto arriva a collegare quell’omicidio ad una serie di altre morti misteriose. “Per molto tempo, in passato, avevo detto che la morte era il mio mestiere. Adesso sapevo che lo era ancora”.
McEvoy si lancia all’inseguimento di un serial killer che sembra conoscere le sue vittime meglio di quanto loro conoscano se stesse e si trova al centro di una corsa contro il tempo, attraverso una ricerca nei meandri più oscuri del web, dove si possono trovare informazioni di noi stessi che in alcuni casi ci sono ignote e raccontano di noi più cose di quelle che potremmo e vorremmo raccontare, e con l’aiuto di una vecchia conoscenza come- l’ex agente dell’FBI Rachel Walling.
Un’indagine alla ricerca di un assassino, ma anche nel cuore oscuro di un presente in cui nessuno può dire davvero di avere il pieno controllo delle informazioni che lo riguardano, anche di quelle più intime e personali.
La morte è il mio mestiere
di Michael Connelly
Piemme
19,90