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Martedì 5 novembre 2024

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Lucertolo’s, condanna per “disturbo della quiete pubblica” e raccolta fondi

I 300 euro dell'ammenda sono stati coperti da una raccolta fondi organizzata via social da Granda Land, altri ne serviranno per risarcire le parti costituite in giudizio. La sentenza ha aperto un ampio dibattito in città

La Guida - Lucertolo’s, condanna per “disturbo della quiete pubblica” e raccolta fondi

Cuneo – I 300 euro che il Lucertolo’s è stato condannato a pagare dal tribunale di Cuneo in seguito alla condanna per disturbo della quiete pubblica, sono già stati pienamente coperti, in neanche 16 ore di tempo, dalla raccolta fondi (organizzata da Granda Land con Enrico Dovetta, Luca Giraudo e Ivan Grondona), ma altri ne serviranno per risarcire le parti offese costituite in giudizio, come stabilito nella sentenza del giudice. La condanna del risto pub di via Quattro Martiri non ha lasciato indifferenti i cuneesi e il dibattito sulla vita (serale più che notturna) del centro di Cuneo è già ripartito. La vicenda processuale prendeva il via dalla denuncia nel 2017 di una quindicina (poi ridotti a quattro) residenti nei palazzi vicini al locale, che lamentavano schiamazzi, urla fino a tarda notte e un atteggiamento particolarmente insolente da parte dei clienti nei confronti degli abitanti che chiedevano silenzio. Dall’altra parte c’erano le testimonianze in senso contrario di residenti della zona che non avevano mai avvertito rumori particolari e il fatto che le forze dell’ordine, chiamate ad intervenire più volte, non avessero mai riscontrato alcuna violazione. Il gestore aveva affisso un cartello in cui si invitavano i clienti a non fare rumore in strada, tanto da vietare loro di stazionare fuori dal locale con le consumazioni. “Non è una crociata contro la movida ma contro la cattiva educazione” aveva precisato la parte civile costituita in giudizio, sottolineando l’esistenza di disposizioni comunali che vincolano i gestori dei locali a vigilare sul comportamento dei propri clienti. Ora ci sarà da definire in sede civile la quantificazione del risarcimento per i quattro residenti che sono arrivati alla conclusione del processo, ma intanto il gestore del locale ringrazia chi ha partecipato alla raccolta fondi e attende con il proprio avvocato di leggere le motivazioni della sentenza per decidere se proporre ricorso contro la condanna.

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