Limone – “Nel tracciare un bilancio di quest’anno, devo dire che per fortuna almeno il servizio di approvvigionamento ha funzionato, i negozi di beni di prima necessità sono rimasti aperti e i residenti hanno potuto rifornirsi normalmente”. Massimo Riberi, sindaco di Limone e presidente dell’Unione montana Alpi Marittime racconta come ha reagito il territorio all’epidemia. “I problemi più grandi li hanno avuti sicuramente i ristoranti e i bar. E poi il settore del turismo, che è quello che sicuramente è stato maggiormente colpito e gli impianti di risalita ancora chiusi. Come Comune abbiamo cercato di dare ristori di tasca nostra, circa 750 euro a tutti gli esercenti commercianti e alle Partite Iva, ridotto la Tari o sospenderla per qualche periodo, ma sicuramente è stato un danno grave per l’economia non solo di Limone, ma di tutta la valle e dell’intera provincia. A tutte queste difficoltà si è poi aggiunto il dramma dell’alluvione, così siamo stati messi veramente in ginocchio”.