Cuneo – Mauro Tomatis, presidente uscente del Centro sportivo italiano – comitato provinciale di Cuneo – è stato riconfermato sabato 30 gennaio, a margine dell’assemblea ordinaria del Comitato svoltasi venerdì 29 in videoconferenza in ottemperanza alle misure anti-Covid vigenti, alla guida dell’associazione per il periodo 2021-2024. Il voto è stato espresso dai rappresentati e dai delegati delle società sportive affiliate al Csi di Cuneo. Al termine delle operazioni di voto sono stati eletti anche i nuovi consiglieri e i revisori dei conti che guideranno l’associazione sportiva nei prossimi 4 anni.
“Chi l’avrebbe mai detto, un anno fa quando festeggiavamo il 75esimo anniversario del Comitato di Cuneo, che oggi ci saremmo trovati in questa situazione – ha esordito Tomatis leggendo la relazione di fine mandato -. Siamo passati in poco tempo da uno stile di vita dove era solo importante vincere ed essere i migliori, soprattutto riuscendoci da soli, ad una nuova visione dell’uguaglianza tra gli uomini, dove solo con l’impegno di tutti si potrà superare questo momento buio della nostra esistenza. Una nuova visione della persona con il ribaltamento dei diritti, da individuali a personali, dall’io al noi”.
Tomatis ha quindi provato a rispondere all’interrogativo che tanti, in questi ultimi mesi, gli hanno rivolto: quando si potrà ricominciare a fare sport? “Non ho una risposta e credo che nessuno sia in grado di darla – ha ammesso il presidente rieletto, che ha rivolto a sua volta due domande ai tanti tesserati collegati on line per ascoltare il suo messaggio: quando sarà possibile ripartire, come ripartiremo, con quale spirito? Chi siamo veramente noi, o meglio ancora, per chi siamo noi?”. Nel rispondere, Tomatis ha preso in prestito le parole del fondatore del Csi, Luigi Gedda: “Posso affermare che si potrà ripartire dalle sue idee e dai suoi obiettivi molto ambiziosi – ha rimarcato Tomatis -. Luigi Gedda diceva: “Tirar fuori da un ragazzo un grande giocatore è un programma troppo modesto per il Csi. L’uomo non è stato creato da Dio per diventare un grande atleta, Dio non si sarebbe scomodato per così poco. Il Csi deve aiutare ogni giovane atleta a scoprire la sua vocazione nella vita come padre di famiglia, come operaio, come professionista, come insegnante è, perché no, come sacerdote. Altrimenti il Csi fallisce il suo scopo“. Ecco da dove ripartire”.
Il presidente ha quindi indicato gli obiettivi che intende raggiungere nel suo prossimo mandato a fianco delnuovo consiglio provinciale, delle commissioni tecniche provinciali e con l’aiuto dei dirigenti delle società sportive: dichiarare apertamente che lo sport nel Csi è ancora un gioco; valorizzare il mondo del volontariato sportivo rappresentato da arbitri, dirigenti, allenatori e collaboratori; riportare al centro senza contraddizioni e titubanze la persona rispetto all’atleta e alle sue prestazioni; stare dalla parte degli ultimi, prestando la massima attenzione all’inclusione e non alla consueta selezione che avviene in modo fisiologico nello sport, per non restare stupiti dell’abbandono precoce dell’attività sportiva dei ragazzi.
Ridare slancio allo sport negli oratori delle parrocchie dove possano nascere esperienze educative e non progetti educativi, come si usava nell’epoca pre-Covid, dove gli adulti siano i veri protagonisti con la loro testimonianza di vita, con tutte le loro miserie e fallimenti, ma con la libertà di donare il loro amore ai ragazzi; favorire l’integrazione degli stranieri attraverso lo sport nelle società sportive; prestare più attenzione al mondo della disabilità; continuare e approfondire le relazioni con le famiglie attraverso il Forum delle associazioni famigliari provinciale e non solo; avere rapporti con le amministrazioni pubbliche dove venga riconosciuto al Csi la valenza sociale del suo agire attraverso lo sport; rafforzare la formazione di dirigenti e allenatori delle società sportive sia dal punto di vista tecnico che associativo; prestare attenzione ai costi per lo svolgimento dell’attività sportiva, con prezzi giusti, non saldi e sconti, ma fornendo aiuto concreto a chi ne ha realmente bisogno; ritornare in mezzo alla gente con un nuovo slogan: meno online – più on the road.
“Come potremo riuscire a realizzare tutto questo? – ha concluso Tomatis -. Credo con tanto coraggio dettato da un’estrema fiducia che dovrà istaurarsi tra di noi. Senza la fiducia il coraggio si trasforma in incoscienza e si fallisce, non si raggiugono gli obiettivi”.
IL NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE PER IL QUADRIENNIO 2021-2024
Presidente del Comitato Csi di Cuneo
Mauro Tomatis – Società Centro Sportivo Cuneo A.S.D.
Consiglieri di Comitato
Monica Gagliardi – Società Centro Sportivo Cuneo A.S.D.
Luigi Moccia – Società Centro Sportivo Cuneo A.S.D.
Giuseppina Fimiani – Società Fossano 2014 A.S.D.
Antonello Ravera – Societa Auxilium Cuneo P.G.S.D.
Roberto Barbero – Società San Tarcisio A.S.D.
Angela Boi – Società Cervasca A.S.D.
Osvaldo Malabocchia – Società Cuneo Vecchia A.S.D.
Stefano Cordeddu – Centro Sportivo Cuneo A.S.D.
Revisore dei Conti
Massimo Galfrè