A Londra vive anche Simona Mannu, 36 anni, di Cuneo, musicista cuneese, che racconta la pandemia vissuta lavorando e studianto nella capitale britannica: “La sicurezza di tutti è la priorità ma la mancanza di concreti aiuti finanziari da parte del governo per le piccole attività locali e i lavoratori indipendenti costretti a fermarsi, sta causando ulteriori disagi. Ci sono inoltre degli aumenti di casi di salute mentale.
Per quel che riguarda la mia sfera privata, sto al momento prendendo lezioni online all’Universitá per un Master, ma la situazione professionale è abbastanza critica, essendo lavoratrice indipendente nel campo musicale. Per fortuna è ancora possibile fare esercizio all’aria aperta, purché non insieme a persone con cui non condivido la mia abitazione.
Gli adulti che vivono da soli o con qualcuno dipendente da loro (ad esempio un bambino o anziano) e che hanno bisogno di aiuto, si possono unire ad un’altra famiglia per ricevere supporto, dando vita alle cosí chiamate bolle di sostegno (‘support bubble’)”.