Lagnasco – Accusata di aver assunto un lavoratore straniero in possesso di documenti falsi, è in corso al Tribunale di Cuneo il processo alla coltivatrice di Lagnasco R.M.C proprietaria di un ettaro di terreno coltivato a pesche, che nell’estate del 2019 assunse per raccogliere la frutta due lavoratori stranieri, di cui uno, M.B. ghanese, risultò in possesso di documenti falsi. Quel lavoratore però le era stato inviato da un un altro coltivatore della zona e già in possesso di un altro contratto di lavoro. In aula ha testimoniato l’impiegato della Coldiretti che si occupa della regolarizzazione dei lavoratori stranieri per conto delle aziende associate. Il teste ha riferito di aver ricevuto dalla coltivatrice la fotocopia dei documenti del giovane straniero, documenti che erano stati già usati per un precedente contratto. “Ce lo mandò un amico che ha un’azienda agricola – ha detto al giudice il marito della donna – avendo già un altro contratto di lavoro eravamo convinti che quei documenti fossero regolari. Con quella fotocopia siamo andati a far fare la pratica, doveva essere tutto in regola, siamo molto delusi dal comportamento di questo ragazzo”. Il processo è stato rinviato al 22 febbraio per la discussione.