La pandemia del Covid ci ha portati a distanziarci fisicamente e socialmente, ma in qualche modo ci ha avvicinato come cittadini del mondo in quanto il virus non ha risparmiato nessuno, chi ha discriminato si è trovato parte lesa, il sentimento di paura ci fa temere l’altro ma nello stesso tempo desiderare fortemente di riavvicinarci, ricominciare a viaggiare, scoprire il mondo con i nostri occhi, farci cogliere di sorpresa vivendo giornate insieme agli altri e senza coprifuochi.
Per il momento l’unico mezzo che abbiamo per muoverci è leggere esperienze di persone che ci raccontano come stanno vivendo la pandemia a livello sociale e personale in diversi paesi.
La parola torna ai cuneesi all’estero intervistati durante il primo lockdown, con aggiornamenti dai paesi dove vivono. Anche se c’è qualcuno ha deciso di tornare a casa. Carlotta Olivero, 30anni di Boves, biologa, a dicembre ha lasciato il suo lavoro a Cardiff per trasferirsi a Torino dove ha studiato: “Ho fatto un concorso per un nuovo laboratorio e mi hanno presa! Il Covid e la Brexit hanno sicuramente influito sul mio ritorno anticipato”.