Cuneo – Era stato aggredito da un gruppo di ragazzi, due giovani albanesi e un italiano, perché aveva chiesto alla ragazza che era con loro se voleva ballare. Con l’accusa di lesioni con aggravante razziale, è proseguito al tribunale di Cuneo il processo nei confronti di N. B., N. E. e M. G. L’aggressione avvenne all’interno degli locale degli Ex Lavatoi di Cuneo, dove B. A. T., ragazzo originario del Burkina Faso, aveva chiesto alla ragazza accompagnata dagli imputati. Dopo averlo insultato per il colore della pelle gli avevano dato un pugno e le urla all’interno della sala da ballo avevano fatto accorrere il proprietario del locale con un buttafuori. Condotti all’esterno del locale, sarebbe cominciato il lancio di pietre e di bottiglie. Una bottiglia colpì il giovane causandogli una profonda ferita. B. A. T. cercò rifugio di nuovo all’interno del locale, nel bagno, ma da fuori continuavano a tirare bottiglie verso l’interno. Dopo la testimonianza del proprietario e del buttafuori, in aula sono stati ascoltati altri testi che però hanno negato il coinvolgimento dei tre imputati. In particolare un giovane di origini brasiliane ha completamente disconosciuto il riconoscimento fotografico fatto in Questura, dove avrebbe indicato i tre ragazzi, più un quarto minorenne processato al tribunale dei minori di Torino, come autori dell’aggressione. “Forse mi sono spiegato male – ha detto in aula il giovane -. I poliziotti mi hanno chiesto se conoscevo le persone delle foto e io ho detto che li conoscevo, ma non intendevo che fossero loro i responsabili. Quella sera io non li ho visti nel locale”. L’istruttoria proseguirà il 31 marzo per ascoltare gli ultimi testi della difesa.