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Sabato 23 novembre 2024

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Cuneo, dal Comune incentivi a chi va al lavoro in bicicletta

È in fase di definizione e partirà entro l'estate il progetto del Comune di Cuneo per promuovere la mobilità ciclabile: 0,12-0,15 centesimi a chilometro, con un limite mensile, per gli spostamenti casa-lavoro tracciati tramite un'app

La Guida - Cuneo, dal Comune incentivi a chi va al lavoro in bicicletta

Cuneo – Il Comune di Cuneo studia un meccanismo di incentivi economici per utilizza la bicicletta per andare da casa al lavoro, come già avviene in alcuni altri Comuni in Italia. La prima fase sperimentale sarà avviata entro l’estate: il rimborso chilometrico è ancora da definire nel dettaglio, ma potrebbe essere di 12-15 centesimi al chilometro con un limite settimanale o mensile di circa 30 euro (in altri Comuni in cui il progetto è in corso si va da qualche decina di euro a circa 200 euro al mese) a fronte dell’utilizzo della bicicletta negli spostamenti casa-lavoro, certificati tramite l’utilizzo di un’apposita app. 

Almeno in questa prima fase il progetto sarà riservato solo ai residenti nel Comune di Cuneo e avrà un limite di iscritti (a seconda del budget disponibile, l’ipotesi è di 300 partecipanti).  L’incarico di predisporre e attivare l’applicazione del “Bike to work Cuneo” è stato affidato alla Wecity srl, società di Modena che sta già curando iniziative simili in altri Comuni italiani. Il progetto è in fase di definizione e potrebbe essere avviato in una prima fase di 6 mesi per testarne l’efficacia e la risposta da parte dei cuneesi.

“Intendiamo attivare un sistema “premiale” dedicato ai lavoratori che utilizzino la bicicletta per gli spostamenti all’interno del territorio comunale per incentivare questo tipologia di mobilità  – spiega l’assessore alla Mobilità e all’Ambiente, Davide Dalmasso – Con l’app potremo definire nel dettaglio le regole in base alle risorse comunali che riusciremo a reperire. Ci stiamo confrontando con altre realtà che in Italia hanno già avviato progetti di questo genere e c’è la volontà di definire un percorso che possa iniziare già in primavera”. 

Dopo la predisposizione della piattaforma, il Comune provvederà ad approvare un regolamento per il funzionamento dell’applicazione, in cui verranno definite le tempistiche di attivazione, le modalità di utilizzo e di iscrizione e le condizioni premiali. 

A Cesena, ad esempio, un progetto simile è attivo dal 2018 con incentivo di 0,25 euro a chilometro fino a un massimo di 50 euro a settimana coinvolgendo 288 persone nel primo anno, 300 nel secondo anno e 473 nel terzo anno. A Bari, l’incentivo va dai 20 cent (per biciclette tradizionali) ai 10 per quelle elettriche, con un massimo di 50 a settimana e le persone coinvolte nel progetto avviato nel 2019 sono state 320 per un totale di 5.894 euro rimborsati.

A Cuneo sono state testate varie ipotesi di partecipazione e livelli di rimborso. “Da un punto di vista sociale – si legge nell’analisi costi-benifici – il Bike-to-work è uno strumento efficiente e si ripagherebbe in meno di 3 anni se si raggiungono 300 partecipanti con un rimborso medio di 12-15 centesimi di €/km con tetto mensile massimo di 30 euro, in termini di minor congestione del traffico, salute, aspettativa di vita, minor rumore e inquinamento”.

Basti pensare che secondo le ricerche effettuate a Cuneo la distanza media degli spostamenti casa-lavoro è di circa 2,8 chilometri con il 32% degli spostamenti di meno di un chilometri. 

Una prima ipotesi dei costi prevede una media annua di 60.729 euro con 300 partecipanti a cui aggiungere circa 12.000 euro di costi fissi.

“In questa prima fase il rimborso sarà di tipo economico – spiega Dalmasso – ma in futuro si potrebbe arrivare anche a buoni spesa da utilizzare nei negozi del territorio”.

In una seconda fase gli incentivi potrebbero venire estesi anche a chi va in bicicletta a scuola, con altre tipologie di premi rispetto a quelli di natura economica.

Enrico Giaccone

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