Cuneo – È in corso questa mattina un incontro tra ministeri, Regioni, Anci e Upi con all’ordine del giorno le misure per il nuovo Dpcm che entrerà in vigore il prossimo 16 gennaio. Nel nuovo Dpcm con le misure antipandemiche è prevista, secondo quanto si apprende, la conferma delle attuali misure mentre si stanno valutando nuove restrizioni. E tra queste l’istituzione di una zona bianca in cui basterà portare la mascherina e mantenere le distanze ma anche il passaggio automatico in fascia rossa in base all’incidenza, ovvero se si superano i 250 casi settimanali ogni 100 mila abitanti, e il divieti di spostamenti tra Regioni anche se tutte in zona gialla.
Nulla si consoce ancora di ufficiale ma le indiscrezioni indicanola creazione di una zona bianca, che si otterrebbe con un Rt (indice di contagio) non superiore a 0,5 e un tasso di incidenza di 50 casi alla settimana ogni 100 mila abitanti. Una zona che per ora nessuna regione può garantire e stando alla curva dei contagi sembra ci vorrà ancora un po’. Nella zona bianca rimarrà l’obbligo di utilizzare la mascherina e di rispettare la distanza di sicurezza ma scomparirà il coprifuoco e riapriranno tutte le attività a cominciare dalle scuole e poi bar, ristoranti, cinema, teatri musei, centri commerciali, palestre, piscine e impianti sciistici.
Ma la situazione attuale è ben diversa e il nuovo Dpcm porterà all’inserimento in zona rossa automatica con parametri di contagio che cambiano. Dopo l’abbassamento della soglia dell’Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, il governo sta pensando di introdurre un’ulteriore stretta: se l’incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100 mila abitanti scatterà in automatico la zona rossa, con il Veneto (ma anche subito dopo Emilia Romagna, Bolzano, Friuli Venezia Giulia e Marche) che potrebbe essere in questa fascia già alla fine della prossima settimana. Dopo aver rivisto la soglia dell’indice Rt, abbassandola a 1 per entrare in zona arancione (era a 1,25) e a 1,25 anziché ad 1,50 per passare alla zona rossa, l’esecutivo punta ad inserire la nuova modifica nel Dpcm in vigore dal 16 gennaio. La proposta è stata avanzata dall’Istituto superiore di Sanità e condivisa dal Comitato tecnico scientifico.
Sembra anche che non ci saranno novità per lo sport perché le palestre dovrebbero rimanere chiuse a gennai, così come 18 gennaio non riapriranno gli impianti da sci come era stato ipotizzato. Porte chiuse ancora per cinema e teatri. I musei invece potrebbero riaprire, ma soltanto nelle regioni gialle.