Pianfei – La residenza per anziani “Casa Mosè” non chiuderà il 30 marzo 2021, ma sarà trasformata in un “condominio sociale” per persone autosufficienti. Lo ha comunicato il sindaco Marco Turco nella videoconferenza di mercoledì 9 dicembre sulla piattaforma Zoom, con più di 50 uditori. In un’ora e mezza di confronto sono state presentate all’amministrazione comunale le domande accuratamente preparate, le perplessità raccolte in paese e sono state chieste delucidazioni sulla decisione presa dal consiglio comunale senza alcun preavviso ufficiale.
“Il nostro obiettivo – ha detto il sindaco – è di trasformare la struttura in un punto d’incontro per anziani con un servizio migliore e a costi più contenuti. Pensiamo di affidare la gestione a un’associazione convenzionata con l’Acli che si chiamerà ‘Associazione Mosè’, slegandoci dai vincoli dell’Asl. Saranno operative quattro persone tra oss, cuoca e infermiera. Si tratta di una nuova esperienza, copiata dall’idea di casa – albergo, come inizialmente era nata la struttura ”.
Il progetto ha sollevato gli animi, anche se ritenuto “affrettato e pericoloso, realizzato dopo il consiglio comunale per salvare il bilancio della casa di riposo”.
La struttura sarà trasformata in nove bilocali (costo previsto di 1.350 euro mensili) e sei monolocali (1.100 euro mensili) che potranno ospitare complessivamente 24 persone autosufficienti.
Il piano terreno diventerà un centro diurno, aperto ai pianfeiesi.
La struttura manterrà la continuità del servizio anche durante i lavori di ammodernamento dei locali.
Secondo la referente Bruna Meineri, “con il distaccamento dall’Asl verrà a mancare il sostegno socio – sanitario” ed ha anche proposto all’amministrazione di presentare il progetto ai parenti degli ospiti in modo completo.
“La nostra idea – ha concluso il sindaco – è stata approvata da tante persone. Ci metteremo tutto il nostro impegno per andare avanti, anche se alcuni aspetti sono ancora da definire”.