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Martedì 26 novembre 2024

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Dissapori tra vicini, accuse di tentate lesioni e minacce

Già in passato episodi di tensione, poi un fatto nell'estate 2018. Respinta l'accusa di minacce

La Guida - Dissapori tra vicini, accuse di tentate lesioni e minacce

Cuneo – I dissapori tra i due vicini di casa erano iniziati nel 2015 quando B. M. fece chiudere a Y. M., gestore di una pizzeria al piano terra di un condominio di Madonna dell’Olmo, una finestra abusiva che era situata proprio sotto il suo appartamento. Dopo varie querele reciproche finite per lo più con archiviazioni, il 26 giugno 2018 B. M., di ritorno a casa dalla sua impresa edile, stava scaricando in garage del materiale dal suo furgone. Proprio sopra la rimessa di B. M. c’era il balconcino di servizio della pizzeria di Y. M. che si affacciò e scattò alcune foto perché riteneva che l’altro avesse parcheggiato il furgone davanti al suo garage. Quando B. M. vide che l’altro scattava delle foto prese una mazza e, secondo la denuncia di Y. M., l’avrebbe scagliata contro la ringhiera del balcone, aggiungendo insulti e minacce all’indirizzo del pizzaiolo.
“Non ho tirato la mazza sul balcone – si è difeso in aula l’imputato -: lui è uscito fotografando e facendo gesti osceni, io gli ho detto ‘a chi fai così?’ e preso dalla rabbia ho scagliato la mazza sul pavimento del mio furgone”. Gli agenti intervenuti sul posto hanno riscontrato un’ammaccatura sulla ringhiera e il rumore della mazza è stato sentito anche da due testimoni che si trovavano in cucina.
Per l’imputato l’accusa ha chiesto una condanna a sei mesi di reclusione mentre la difesa ha chiesto l’assoluzione ritenendo le ammaccature sulla ringhiera precedenti all’episodio del 26 giugno e il rimbombo udito dalle persone nella cucina compatibile con il rumore della mazza contro il pavimento del furgone. Il giudice ha concluso con la condanna per B. M. a due mesi di reclusione e 500 euro di risarcimento per la parte civile, assolvendo l’imputato dall’accusa di minacce.

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