Cuneo – Scatta il nuovo Dpcm, decreto del presidente del consiglio dei ministri, con le misure per far fronte all’emergenza sanitaria nelle prossime settimane. E si tratta di misure più restrittive, improntate al rigore per Natale e capodanno (nonostante le richieste delle Regioni, con le quali nelle ore scorse si è innalzato il livello dello scontro e che hanno espresso “rammarico e stupore” per il metodo del confronto e la considerazione per le aspettative). L’obiettivo è di “avere tutta l’Italia in area gialla a fine anno, tanto più ora che l’indice Rt è sceso a 0,91, e soprattutto scongiurare il rischio di una terza ondata, che potrebbe essere violenta”, ha sottolineato Conte.
Quello firmato e presentato nella serata di oggi (giovedì 3 dicembre) dal premier Giuseppe Conte è il primo Dpcm con durata di circa 50 giorni, rispetto agli abituali 30; soprattutto, però, il provvedimento va a normare un periodo “delicato” come le festività di fine anno.
Tra i punti più rilevanti: dal 21 dicembre al 6 gennaio divieto di spostamento tra le Regioni, il 25 e il 26 dicembre e il 1° gennaio anche tra i singoli Comuni (escluse le “comprovate esigenze” di lavoro, salute e necessità da autocertificare, compresa l’assistenza a persone non autosufficienti; rimane sempre consentito il rientro al proprio domicilio o residenza, quindi “con possibilità di ricongiungimento delle coppie conviventi”); divieto di spostamento dalle 22 alle 5 per tutto questo periodo, mentre il 1° gennaio questo divieto varrà fino alle 7 del mattino; c’è anche la “forte raccomandazione” a non ricevere a casa persone non conviventi, nelle giornate clou delle feste.
Per la scuola, dal 7 gennaio riprenderà la didattica in presenza nelle superiori, per il 75% degli studenti; bar e ristoranti in area gialla saranno sempre aperti a pranzo (compreso Natale e Santo Stefano), in area arancione e rossa dalle 5 alle 22 ma solo per asporto; alberghi aperti in tutta Italia ma con limitazioni al servizio ristorazione (solo in camera); quarantena per chi giunge in Italia dall’estero; confermata la chiusura degli impianti sciistici fino al 6 gennaio (crociere sospese dal 21 dicembre al 6 gennaio). In dicembre, i negozi possono rimanere aperti fino alle 21; fino al 15 gennaio, poi, nei prefestivi e festivi in centri commerciali potranno rimanere aperti solo negozi di alimentari e beni essenziali; annunciato anche l’avvio del piano Italia Cashless, con l’extracashback di Natale dall’8 dicembre per sostenere gli acquisti nei negozi fisici con pagamento tracciabile (bancomat, carte di credito, app, ecc.).