Tre lettere e tre destini più un mittente da scoprire e la sua vita finalmente svelata. Si struttura in questo modo il romanzo di Daniela Anna Dutto che si cala nella veste del misterioso scrittore di missive anonime per raccontare con originalità un intreccio di vite vissute ai limiti della rottura, capaci però di ripartire.
Sono storie che crescono pagina per pagina a partire da quelle lettere che sempre riportano citazioni da celebri autori come suggerimenti da metabolizzare nello spirito e poi vivere nel reale. Così tecnicamente il romanzo si costruisce su un triplice livello: quello del mittente, che apre il racconto, ma rinvia alla fine lo svelare la sua identità; quello dei riceventi, di cui emergono via via particolari e passi che cambiano le loro vite; infine quello dei rimandi letterari, che hanno il compito di scuotere le menti, essere seme in attesa di germinare. Di fatto queste pagine appaiono un omaggio allo scrivere come strumento per entrare in comunicazione, stringere relazioni a distanza per lanciare salutari seppure silenziose e discrete provocazioni.
Un omaggio che si incarna nel narratore/mittente, un “nessuno” da sempre, ma appassionato della bella calligrafia, che si cela nelle citazioni, magari antiche, ma vive oggi proprio tramite il gesto di trascriverle e consegnarle al lettore. Ecco quindi Kiko, “lupo dagli occhi gentili” giovanissimo spacciatore costretto alla violenza, Livi, “incrocio tra Rambo e un marine” che non accetta la scelta di suo figlio, e Antonio, che nell’alcool rischia di giocarsi la vita. Ricevono anonime lettere che li provocano a guardarsi dentro, a riavvolgere il nastro della propria vita.
Per loro e per l’anonimo mittente le lettera si trasforma in liberazione dal proprio passato, perché anche chi scrive alla fine verrà svelato nella sua intimità di persona ferita che in modi diversi ha incrociato le altre tre vite e ora se ne è fatto carico.
Agnelli con la corazza
di Daniela Anna Dutto
Primalpe
13 euro