Torino – La Regione risponde alle critiche e alle polemiche per i ritardi nella consegna dei vaccini antifluenzali e chiama in causa l’azienda Sanofi che a maggio si è aggiudicata l’appalto per la consegna di 1.320.000 dosi di vaccino contro l’influenza in Piemonte.
“Abbiamo comprato 1.320.000 dosi già nel mese di maggio e fino al momento ce ne hanno consegnate 900.000 – ha detto il presidente della Regione, Alberto Cirio, nel corso della conferenza che si è svolta nel pomeriggio di venerdì 20 novembre – Chiediamo tempi certi per la consegna della parte rimanente da parte dell’azienda che si è aggiudicata l’appalto (Sanofi) e siamo pronti a far valere le nostre ragioni nelle sedi opportuni”.
La Regione, hanno ricordato il presidente Cirio e l’assessore Icardi, ha acquistato 1.320.000 dosi di vaccino antinfluenzale, quasi il doppio rispetto a quelle acquistate nel 2019, per arrivare a “coprire” il 94% della popolazione over 60 avente diritto.
“Fino ad oggi – ha sottolineato Icardi – ai medici di base sono state consegnate 820.000 dosi, alle Asl circa 80.000. Abbiamo già raggiunto e superato i numeri dell’anno scorso, ma quest’anno abbiamo ampliato il numero di persone aventi diritto e la vaccinazione proseguirà nelle prossime settimane”.
Per quanto riguarda la consegna dei vaccini mancanti, il presidente Cirio ha ammesso che le “consegne hanno avuto qualche difficoltà. Le farmacie, i medici e la Regione hanno fatto il possibile con quello che gli è stato dato: abbiamo chiesto conto all’azienda che ha vinto l’appalto (Sanofi) che aveva assicurato la fornitura del vaccino nei tempi stabiliti. Noi pretendiamo che quanto è stato pattuito per la consegna di questo vaccino venga rispettato fino all’ultima dose, come da impegno contrattutale. La pandemia c’è per tutti: che non diventi un alibi per non adempiere agli impegni che si è assunto per la salute dei cittadini”.
In rappresentanza delle farmacie, Massimo Mana, presidente di Federfarma: “Ci siamo impegnati per far arrivare ai medici le dosi fornite dalla Regione: se però il fornitore non manda i vaccini è un problema per tutti”.