Cuneo – È stata presentata oggi (venerdì 30 ottobre) dai due parlamentari piemontesi come primi firmatari, la cuneese Chiara Gribaudo e l’ossolano Enrico Borghi (rispettivamente vicecapogruppo e segretario d’aula del Pd a Montecitorio), la proposta di una legge speciale per il Piemonte e gli interventi post alluvione, dopo i tragici fatti del 2 e 3 ottobre.
“Se non risolviamo i problemi di rischio idrogeologico delle nostre terre – sottolinea Chiara Gribaudo – rischiamo tra non molti anni di vederle sempre più abbandonate. Qui c’è il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro, perché dal recupero e dal rilancio di questi luoghi e di un modo diverso di vivere, passa la sfida per un mondo più sostenibile. Con questa proposta di legge mettiamo in campo un obiettivo ambizioso, un Piano di ricostruzione e sviluppo, da realizzare in accordo con la Regione, le Province e i Comuni, per ripristinare le infrastrutture e la viabilità, oltre che riattivare e sostenere le attività produttive. Mettiamo in campo un sostegno economico e finanziario delle imprese alluvionate, degli enti colpiti e dei privati, per sostenere un’economia territoriale in ginocchio che oggi sta combattendo una battaglia dura su due fronti, alluvione e pandemia. Mi auguro di trovare concordi tutte le forze politiche su questo testo, e penso che la Regione dovrebbe collaborare attivamente per ottenere la sua rapida approvazione. Vogliamo smettere di guardare alla pioggia e ai nostri fiumi come se fossero una minaccia. Ci stiamo rialzando piano piano ma abbiamo bisogno di un intervento strutturale per poter guardare lontano”.