La necessità di potenziare il meccanismo informativo delle Asl e dei rispettivi Sisp nei confronti di medici di medicina generale e pediatri. La riduzione della tempistica fra l’esecuzione del tampone e l’effettiva comunicazione dell’esito al paziente. Un sostegno ai medici di medicina generale, da parte della Regione, che consenta di supportarli in tutte le incombenze di tipo medico e burocratico che si sono aggiunte a causa dell’aumento dei casi di Covid e che rischiano di ingolfare la normale attività del medico. Questi i temi centrali dell’incontro che si è svolto nelle scorse ore tra il presidente della Regione Alberto Cirio, il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino Guido Giustetto e un gruppo di medici di medicina generale e ospedalieri con l’obiettivo di migliorare il rapporto delle Asl e dei Sisp con i medici di medicina generale, che rappresentano il contatto diretto tra la sanità di territorio e il paziente e che, in questa situazione di emergenza, sono particolarmente sotto pressione e carichi di lavoro.
Tra le ipotesi messe in campo c’è anche quella di valutare la possibilità che sia il laboratorio analisi ad avvisare direttamente il paziente dell’esito velocizzando così i tempi di risposta che ad oggi sono molto lunghi. Tra il momento della segnalazione di un contatto a rischio e la comunicazione dell’esito del tampone passano, ad oggi, anche in provincia di Cuneo, diversi giorni e questo costringe i cittadini a rimanere in quarantena a volte anche oltre il necessario. La speranza è che coinvolgendo i medici di base e dotandoli degli strumenti necessari le tempistiche si possano ridurre e diventare più agili evitando anche che le difficoltà degli studi medici possano riversarsi sugli ospedali creando ulteriore pressione sulle strutture e sul personale sanitario impegnato.