Saluzzo – In due si erano introdotti all’interno del campo sportivo Damiano di Saluzzo e negli spogliatoi, mentre i giocatori del Saluzzo Calcio svolgevano l’allenamento, rubarono alcuni telefoni cellulari. Quando i ragazzi si accorsero dei furti intorno alle 19.45 del 4 marzo 2019, chiamarono subito i Carabinieri. I militari raccolsero le informazioni sui cellulari mancanti e ottennero una descrizione dei due ragazzi che erano stati visti aggirarsi all’interno del campo sportivo. Fra i sospettati del furto c’era I. M., imputato del processo che si è svolto oggi (giovedì 8 ottobre) al tribunale di Cuneo. Il ragazzo venne visto dai militari in piazza XX Settembre circa mezz’ora dopo il furto. Quando vide i Carabinieri si mostrò subito nervoso: “Toccava ripetutamente il suo marsupio con fare nervoso – ha riferito in aula il brigadiere della Radio Mobile di Saluzzo che aveva raccolto la denuncia del furto – e quindi gli chiesi di aprirlo. Dentro c’erano due telefoni, uno era il suo e l’altro era un Huawei P10 come uno di quelli rubati poco prima ed era in fase di ripristino, operazione che si compie per cancellare i dati di un telefono”. A quel punto il ragazzo gettò a terra il cellulare e lo calpestò distruggendolo, una mossa inutile perché i militari raccolsero i pezzi e risalirono ugualmente al codice Imei e quindi al proprietario. Il ragazzo disse di averlo trovato per terra, forse perso da qualcuno che girava per le giostre che in quel periodo stazionavano in piazza; per lui è quindi scattata la denuncia di ricettazione. Il processo, in cui è stato anche dato atto del risarcimento di 260 euro che l’imputato ha versato al derubato, è stato rinviato al 18 gennaio per ascoltare le testimonianze del denunciante e di uno dei due ragazzi accusato del furto.