Sampeyre – La fotografia, scatta da Danila Delaiti, turista ligure in vacanza in valle Varaita, non dà adito ad alcun dubbio: le nutrie sono arrivate anche ai piedi del Monviso. Spiega la signora ligure, in vacanza in valle Varaita con il marito Gianfranco Biancato: “Abbiamo notato quell’animale, pensando inizialmente che fosse una marmotta, la sera di mercoledì 31 agosto, nel tratto di strada della provinciale compreso fra la frazione Villar e Sampeyre. Siamo ripassati di lì il giorno successivo, l’animale c’era ancora e abbiamo scattato la foto”.Il veterinario Paolo Cerrina, presidente dell’associazione pescatori della valle Varaita: “Non c’è alcun dubbio osservando con attenzione la fotografia, purtroppo si tratta di una nutria: si stanno diffondendo a macchia d’olio anche qui da noi e c’è da preoccuparsi. Sono animali nocivi per due motivi: non sono autoctoni. Scavano gli argini dei torrenti creando notevoli problemi erosivi durante le piene dei corsi d’acqua. Non pensavo arrivassero fino all’alta valle Varaita … È davvero un gran problema. Bisogna agire prima che si diffondano troppo sul territorio, come è purtroppo già successo in pianura, dove questi animali hanno già fatto grandi danni”.Un altro pescatore, innamorato delle nostre montagne: “Le nutrie sono già state segnalate nel Gesso e nello Stura, dalle nostre parti oltre che in alcuni corsi d’acqua di pianura. Sembrano un incrocio tra un topo ed un castoro, non esistono loro predatori nella catena alimentare, sono estremamente adattabili ed ad alto tasso riproduttivo. Diventano anche un po’ aggressive se disturbate”.La nutria, originaria del Sud America, era stata importata negli anni Venti in Italia, a scopo di allevamento commerciale. In provincia di Cuneo, la loro presenza è già stata già segnalata nei mesi scorsi a Ceva e a Bra, in diversi canali irrigui, con la giunta comunale che ha deciso di agire, prevedendo misure per difendersi dai maxi-roditori. A Bra hanno così deciso installare sul territorio gabbie-trappola, che vengono controllate quotidianamente. Inoltre i cacciatori possono eliminarle durante le giornate previste dal calendario venatorio regionale. La nutria è considerata come fauna selvatica e perciò non ha tutele specifiche.
