Torino – Il Ministero della Pubblica Istruzione ha impugnato l’ordinanza della Regione Piemonte che impone alle scuole la misurazione della febbre in mancanza dell’autocertificazione delle famiglie. La Ministra Azzolina lo aveva annunciato nei giorni scorsi definendo l’ordinanza “intempestiva e inopportuna” e oggi è arrivato l’atto ufficiale, firmato con il collega Roberto Speranza, Ministro della Sanità e deposito presso il Tar.
Secondo quanto prevede l’ordinanza, in Piemonte i genitori devono segnare sul diario se si sono occupati di controllare la temperatura di proprio figlio prima di inviarlo a scuola, in caso di mancanza il compito di verificare spetta agli insegnanti. Un provvedimento contro cui nei giorni scorsi si erano schierati sia il Ministero dell’Istruzione che Ufficio Scolastico Regionale, sindacati e genitori.
In serata è arrivata la replica del presidente Cirio: “Difenderemo con forza l’ordinanza perché siamo convinti sia utile e necessaria, oltre a ricadere appieno nelle competenze della Regione, tra le quali c’è quella di tutelare la salute dei suoi cittadini – ha scritto in una nota -. Il nostro provvedimento integra le regole previste dal Governo di far misurare la febbre alle famiglie, introducendo un meccanismo di controllo in più proprio per fare in modo che tale obbligo statale sia rispettato. Sono convinto che la Regione sia nel giusto, perché l’ordinanza aumenta il livello di sicurezza per i cittadini e non introduce modifiche su quanto previsto dallo Stato, ma solo un meccanismo di controllo di quanto proprio lo Stato ha disposto per legge”.
E adesso? In attesa della pronuncia del Tar, l’ordinanza regionale rimane operativa.